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INCONTRO SINDACALE CREA 18/10/2021: rientro in presenza e controllo green pass

 

 

 

Il DG ha illustrato il nuovo scenario determinato dal DM dell’8.10.2021 e successivo DPCM del 12.10.2021, che prevede dal 1° novembre il passaggio da modalità ordinaria a straordinaria dello svolgimento della prestazione lavorativa in lavoro agile nella Pubblica amministrazione, e comunica che il CREA ha chiesto e ottenuto di poter attuare anticipatamente, a partire dal 1° novembre, il Piano Operativo per il Lavoro Agile (POLA) già oggetto di approvazione da parte del CdA. Quindi lo smart working/lavoro agile già in atto potrà proseguire, venendo autorizzato secondo le regole previste nel POLA, ma con il vincolo che la prestazione in presenza raggiunga una percentuale almeno del 51%, per ciascun dipendente, rispetto a quella in remoto. Tale soluzione permetterà al CREA di trovare un equilibrio accettabile per il prossimo bimestre, in attesa di eventuali ulteriori variazioni al quadro normativo.

Il DG, su sollecitazione delle OO.SS. ha specificato che gli accordi individuali per il lavoro agile potranno consentire flessibilità di orario tra i diversi giorni della settimana, anche per consentire a Ricercatori e Tecnologi di organizzare autonomamente il proprio orario di lavoro.

Per quanto riguarda il controllo dei green pass, è stato deciso dal CREA di non normare tutti i possibili casi, ma di affidarsi al buon senso, con la garanzia che, in caso di problemi, l’Amministrazione è pronta a risolverli telefonicamente.

Come FGU ANPRI ci siamo dichiarati favorevoli alla soluzione transitoria individuata dal CREA per il lavoro agile, apprezzando il pragmatismo dell’Amministrazione nel risolvere l’impasse normativa. Inoltre, abbiamo chiesto che in tutti i Centri, omogeneamente, venga garantita al personale la fornitura dei dispositivi di protezione individuale, mascherine in particolare, visto che lo stato di emergenza è ancora in vigore e rimangono obbligatorie tutte le norme per la riduzione del rischio di contagio negli ambienti chiusi. Il DG ha affermato che qualche giorno fa è stato deciso un ulteriore stanziamento di fondi, da mettere a disposizione dei Centri affinché si possano dotare dei DPI necessari.

Rispondendo a ulteriori domande delle OO.SS., il DG ha comunicato che:

  • riguardo alle nuove stabilizzazioni, il personale che risulta avere il requisito dei 3 anni di anzianità secondo i criteri del comma 1 ammonta a circa 45 persone, a fronte dei 20 posti al momento disponibili; sulle modalità di assunzione il DG ha spiegato che ci si atterrà a quanto fatto in precedenza con emanazione di un bando specifico per i comma 1;
  • riguardo al percorso per la soluzione del problema degli operatori tecnici, i 13 posti disponibili saranno distribuiti in base alle esigenze già manifestate dai Centri;
  • il piano triennale prevede, inoltre, la possibilità di passaggi tra le aree (per es. dal IV al III livello, in presenza dei requisiti di accesso), nel limite del 30%;
  • il CdA ha deciso di aumentare a 3 Mln di euro lo stanziamento per la valorizzazione delle carriere (passaggi ex art.15) di Ricercatori e Tecnologi;
  • le selezioni art.15 per i passaggi di livello di Ricercatori e Tecnologi, bandite a ottobre 2020, si concluderanno entro 15-20 giorni.

 

Da parte nostra:

  • rileviamo la completa assenza di un piano di assunzione degli operai agricoli; a tale proposito il DG ha ricordato che il problema è di tipo normativo, e quindi la soluzione non può essere che di natura parlamentare. Riteniamo che su questo ci debba essere un intervento importante e straordinario per garantire la stabilizzazione di professionalità tecniche necessarie alle attività delle aziende sperimentali che costituiscono la natura e la forza scientifica del più grande ente di ricerca in agricoltura;
  • ci auguriamo che le commissioni per le selezioni art. 15 concludano i lavori nel tempo indicato;
  • accogliamo con grande soddisfazione l’aumento, deciso dal CdA, dello stanziamento per le carriere di Ricercatori e Tecnologi, e la linea programmatica dell’Ente annunciata dal DG, orientata a ridurre la percentuale di colleghi al III livello, portandola al 52% (attualmente siamo intorno all’ 80%) nel prossimo triennio. Dopo anni di schiaffi in faccia, sembra che finalmente questo CdA voglia invertire la rotta, attuando quanto previsto dal CCNL per Ricercatori e Tecnologi e venendo incontro alle loro legittime aspettative, sempre sostenute negli anni da FGU ANPRI. Fra tre anni vedremo se l’Ente avrà effettivamente raggiunto gli obiettivi annunciati!

 

 

FGU Dipartimento Ricerca sezione ANPRI presso il CREA

 

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